Content Strategy e Content Curation: prima l’uovo o la gallina?

 

Prima un piano editoriale o prima il balance dei contenuti?

Prima la scelta dei social su cui essere, o la definizione dei contenuti a disposizione?

E ancora, prima le fonti da cui attingere o il concept generale della mia strategia digitale?

È un po’ come chiedersi prima l’uovo o la gallina?

 

In realtà questo è un caso in cui se si confonde l’attività che viene prima (la strategia) rispetto a quella che viene dopo (la pianificazione) il rischio di fare una frittata è molto alto! Eppure sono queste sono le domande più frequenti cui mi sono trovata a rispondere in aula e formando team di professionisti nel settore del digital e social media marketing.

 

La strategia è il motore di tutto, è la guida del nostro progetto. La strategia dei contenuti quindi guida la content curation.

Ma cosa significa oggi costruire una cross media strategy efficace?

Significa costruire un progetto che coinvolga in modo efficace e mirato mezzi di comunicazione
offline a online, ottenendo il massimo da tutti i media coinvolti, mantenendo il conceptmessaggio  coerenti, univoci e, soprattutto, riconoscibili.

Scrivere per creare relazione – tutto inizia e finisce con il rapporto che riusciremo a creare con chi legge e ci segue.

Dobbiamo utilizzare i contenuti per costruire rapporti dando al lettore un forte senso di chi si è, attraverso quella che nella letteratura viene definita “La voce dell’autore”.

 

Il segreto? Costruire una storia che sia interessante, non in generale [anche se sarebbe meglio… 😉 ] ma per chi legge.

Abbiamo visto come nel tempo grazie alla transmedialità, eventi quali gli Oscar o i Golden Globe sono passati da una fruizione broadcasting alla social TV, i lanci delle serie TV che coinvolgono blog, Influencer, community e eventi fisici come nel caso dell’ultima serie di Black Mirror  e il Black Future Social Club o il lancio della seconda serie di Stranger Things a Milano, o ancora l’ultimo lungometraggio animato di Asterix e Obelix, che ha visto unirsi in progetto di Notorius Pictures una campagna media fatta di TV e Stampa, ad una campagna digital che ha coinvolto family blog di tutti i tipi e generi alle prime e con i loro presidi social.

L’obiettivo è quindi stabilire una relazione trasversale e transmediale con i lettori e clienti con immagini, video, parole e testi che mantengano la naturalezza del parlato e del vissuto, senza rinunciare alla precisione, all’esaustività e stabilità che siamo soliti dare alla lingua scritta; questo approccio creerà un nuovo livello di conversazione e di attenzione da parte della nostra audience.

 

In sintesi? Talk like a person, act like a brand.

Cecilia Pedroni si occupa di comunicazione da 15 anni, progetta ecosistemi digitali e la presenza online per brand di diversi settori, campagne di lancio linee e prodotti, E-commerce, campagne di marketing non convenzionale e progetti di influncer marketing in particolare nel settore turismo. In passato ha diretto una agenzia di Digital Communication lavorando con i brand IKEA, Maserati, Eagle Pictures, Polaroid Eyewear, Kartell, e molti altri.

Il suo intervento al Master, previsto per l’11 maggio, si concentrerà sui seguenti argomenti:

  • Content Strategy e Content Curation (La strategia e la costruzione di un contenuto, la strategia editoriale e i piani editoriali, balance e community management).
  • Visual & Transmedia Storytelling (Narrazione digitale cross e transmediale: come costruire un racconto efficace e duraturo attraverso la sinergia di contenuti visivi, editoriali e social).
  • ADV e Social Media (Formati, contenuti, budget e pianificazione nel media mix digitale).
  • Workshop e presentazione di alcune case studies di settore.

Scopri tutti i contenuti del corso e contattaci per maggiori informazioni: +39 327 827 1816.

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